Ritrovarsi coinvolti in un incidente stradale non è mai una cosa piacevole e sono diversi gli obblighi che l’assicurato è tenuto a rispettare.
Come comportarsi se si è coinvolti in un sinistro stradale
La prima cosa che bisogna fare è quella di denunciare l’incidente e se sussistono le condizioni, chiamare le autorità competenti, ovviamente se ci sono feriti è fondamentale contattare i soccorritori.
Per denunciare il sinistro, si può ricorrere anche al modello CAI/CID per la contestazione amichevole senza avvertire le autorità.
In questo caso sarà il danneggiato stesso a comunicare alla propria compagnia assicurativa, l’incidente avvenuto e di conseguenza sarà questa che a sua volta contatterà l’assicurazione del responsabile dell’incidente.
Se il concorso è di colpa al 50%, ovvero entrambi i conducenti sono responsabili del sinistro, allora tutte e due le parti dovranno contribuire al rimborso dei veicoli nella misura del 50%.
Ovviamente, e questo va sottolineato, non è il conducente del mezzo che pagherà l’indennizzo bensì la compagnia assicurativa.
Tuttavia, circa due anni fa è stata emanata un’altra legge grazie alla quale è possibile dal 2017 chiedere il risarcimento del danno direttamente alla propria compagnia di assicurazione, la quale a sua volta si rifarà su quella del conducente del veicolo responsabile.
Se invece i mezzi coinvolti sono diversi, come nel caso di un tamponamento a catena ecco che bisognerà rivolgersi all’assicurazione che tutela il responsabile del sinistro.
Potrebbe però accadere che il mezzo responsabile coinvolto non è assicurato.
Anche se ormai è un’eventualità sempre più rara, in questo caso bisognerà rivolgersi all’agenzia che tutela le vittime sulla strada.
Risarcimento del danno: come si calcola
Per effettuare il calcolo danno incidente, ci sono diversi fattori che bisogna tenere in considerazione:
- danni al mezzo,
- danni alla persona.
Il primo caso riguardano le spese che occorre sostenere per riparare la vettura danneggiata.
Se i danni superano il valore del veicolo, l’importo che verrà versato sarà nel limite dell’importo assicurato.
Ad esempio, se sono necessari 7.000€ per riparare la macchina, ma il suo valore è di 5.000€, sarà proprio questo importo che si potrà ottenere.
Per quanto riguardano i danni provocati alle persone, nel risarcimento verranno presi in considerazione sia i danni patrimoniali (fanno parte di questa categoria ad esempio, le spese sostenute per la riabilitazione, spese mediche varie), che quelli non patrimoniali (lesioni morali, psicologiche, etc..).
Sarà il perito stesso incaricato dall’assicurazione a verificare tutte le condizioni necessarie per stabilire l’importo da risarcire.
Per quanto riguarda il danno provocato alla vettura, il perito terrà in considerazione le fatture sostenute per riparare la macchina o il preventivo eseguito da un carrozziere.
Ma attenzione, talvolta può succedere che l’importo del risarcimento non è proprio quello che ci si aspettava per cui è consigliabile a tal riguardo, rivolgersi ad un bravo legale e chiedere un danno superiore.
La stessa cosa avviene nel caso in cui i danni sono stati provocati alla persona: sarà un perito a stabilire mediante i certificati dei vari medici la somma di denaro spettante.
Nel caso in cui l’incidentato diventi invalido, si dovrà, anche in questo caso stabilire se l’invalidità è temporanea o permanente.
Nel primo caso, la compagnia assicurativa risarcisce la vittima dell’incidente per ogni singolo giorno in cui non si è potuta muovere, per l’invalidità permanente invece, viene riconosciuta una percentuale; più è alta, maggiore sarà l’importo che verrà risarcito.
La percentuale può essere del 75%, del 50% e del 25%.
Quanto tempo occorre per poter ottenere il risarcimento danni
Solitamente il tempo di attesa è tra i 30 e i 120 giorni.
Se la contestazione è amichevole, la tempistica potrebbe essere un po’ più ristretta, per cui massimo un mese e si potrebbe ottenere il risarcimento, in caso contrario potrebbero volerci anche tre mesi.